Come fare esplodere la testa a uno psicologo

Se volete mettere uno psicologo in seria difficoltà provate a dirgli che la sua materia in realtà è solo frutto del buon senso.

A cosa servono anni di studio su mattoni noiosissimi pieni di teorie campate in aria? “Quando uno ha un problema non è che si risolve se ne parla con uno psicologo”.

Aggiungete che anche voi in realtà siete un po’ psicologi (vi hanno sempre detto che siete portati), ed ecco che finalmente vedrete la sua testa esplodere. Boom!

Molto spesso gli psicologi si sentono costretti a spiegare che il loro lavoro è qualcosa di più che confortare le persone quando è ovvio che ce n’è bisogno. Ma non dovrebbero farlo: la psicologia sa difendersi benissimo da sola. Questo articolo illustra brevemente i risultati di una importante ricerca che riguarda tutti noi e il modo in cui pensiamo e giudichiamo gli altri.

Da dove proviene quel sentimento comune dove in fondo tutti pensiamo di essere un pò “psicologi”? Quali sono i motivi che ci portano a confondere la sensibilità e la vicinanza emotiva con la psicologia?

Forse quando diamo un bicchiere d’acqua e un Aulin a qualcuno ci sentiamo un pò farmacisti?

Molte persone ad un certo punto iniziano a credere di essere particolarmente intuitive e pensano che sia relativamente facile capire i pensieri, i comportamenti e le attitudini degli altri. Ci lasciamo andare ad interpretazioni di vario tipo: “secondo me ti comporti così perché in realtà..“, “sembra quasi che il loro rapporto sia…” ecc ecc.

Questo è assolutamente normale: capire le azioni di un’altra persona è alla base della vita umana.

Ma la psicologia sta all’intepretazione come il gioco del calcio sta al palleggio.

I neuroni specchio, scoperti in Italia, sono un gruppo di cellule speciali che tutti abbiamo in dotazione per comprendere lo stato d’animo altrui (in una parola “empatia”) e sono indispensabili per vivere insieme agli altri. Genitori, amici, figli, solidarietà, i neuroni specchio non si spengono mai!

Però, se le situazioni diventano difficili e stressanti, accade qualcosa e la nostra percezione sociale diventa scadente: qualcosa ci porta fuori strada.

Uno di questi pregiudizi, o errori di pensiero, è stato scoperto negli ani ’70 in un esperimento ormai celebre condotto nella Stanford University (Ross et al. 1977).

L’esperimento ha dimostrato che non possiamo fidarci delle nostre intuizioni per due ragioni:

  1. tutti noi crediamo che in una determinata situazione la maggior parte delle altre persone sarebbe d’accordo con noi;
  2. tendiamo a giudicare più negativamente di quanto non siano, quelle persone che dimostrano di non fare le nostre stesse scelte.

Concretamente, significa che le persone tendono per loro natura a pensare che quelli che non sono d’accordo con loro hanno qualcosa che non va! Potrebbe sembrare uno scherzo, ma è proprio così che funziona.

Studi successivi hanno confermato queste scoperte: quando ci formiamo un giudizio sulle altre persone (cioè sempre) siamo “indulgenti” e crediamo di trovarci di fronte a una bella persona, se riteniamo che essa sia simile a noi, mentre siamo molto “severi” e attribuiamo caratteristiche persino riprovevoli alle persone che riteniamo diverse da noi.

La cosa più interessante è che in tutti e due i casi ci saremo fatti un’idea assolutamente sbagliata di quella persona!

Sembra proprio che noi siamo naturalmente portati a credere, consapevolmente o inconsapevolmente, che le nostre idee siano giuste (e i nostri pensieri “normali”), che tutti gli altri farebbero meglio a pensarla come noi e che chi la pensa diversamente ha qualcosa che non va.

In realtà siamo psicologi piuttosto scadenti. Teniamolo a mente: se fossimo così bravi a capire le persone come crediamo, allora le persone sarebbero in grado di capire bene noi e le cose andrebbero in modo diverso.

Immagino che sarete d’accordo!

 

Daria Bignardi gioca a fare la psicologa in tv e viene denunciata.
Daria Bignardi gioca a fare la psicologa in tv e viene denunciata.

 

Leggi anche – https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/24/test-rorschach-in-tv-quanta-leggerezza/1450785/

Lo studio citato è di – Ross L., Greene D. & House, P. (1977). “The false consensus effect: An egocentric bias in social perception and attribution processes”. Journal of Experimental Social Psychology, 13: pp. 279–301.