Capire il tuo bambino (guida al linguaggio dei neonati 0-5 mesi)
Come si distingue un pianto “da fame” da un pianto “da stress“? Come fa il bambino di pochi giorni a comunicarci di avere caldo, freddo o paura? Quali segnali distinguono una richiesta dall’altra?
Quì trovi una pratica guida per “leggere” correttamente i segnali del neonato, per distinguere i diversi tipi di pianto e per affrontare le ansie più comuni dell’allattamento.
Capire il tuo bambino (uno strumento pratico di osservazione 0 -8 anni)
Rispondere con sensibilità alle richieste di un bambino (capire di cosa ha bisogno soprattutto nei momenti difficili) costituisce l’essenza dell’essere genitori.
Quì trovi un sistema pratico per osservare il tuo bambino: cosa guardare, quali sono i segnali da tenere in considerazione, quali elementi devono far pensare, qual è il significato di certe manifestazioni.
I bambini mostrano spesso comportamenti che non sono immediatamente comprensibili agli occhi di un adulto. In casi del genere le risposte dei genitori potrebbero risultare poco sensibili alle reali necessità del bambino.
L’infanzia, oltre ad essere un periodo di felicità e spensieratezza, deve essere il terreno di apprendimento per la gestione di emozioni negative con cui i bambini avranno a che fare per tutta la vita.
Se hai difficoltà ad interpretare i punteggi ottenuti o desideri ricevere dei chiarimenti non esitare a contattarmi.
Giochi di rilassamento per bambini (2-6 anni)
Il rilassamento è un’attività che crea uno stato di benessere grazie allo scioglimento delle tensioni nervose e muscolari.
Quì trovi una serie di attività semplici ed istruttive per calmare il tuo bambino e contribuire allo sviluppo delle sue capacità. Ad esempio:
- allenare l’attenzione e la concentrazione;
- imparare a ritrovare la calma dopo una situazione stressante;
- sviluppare una coscienza corporea;
- gestire l’energia, l’aggressività, gli impulsi;
- regolare l’umore;
- adattarsi alle situazioni.
Che “tipo” di genitore sei?
Essere genitori è un’arte che richiede consapevolezza emozionale e un insieme di atteggiamenti di ascolto, di sostegno e capacità di risolvere i problemi.
Nonostante tutte le mamme e i papà amino i loro figli in maniera incondizionata, è normale incontrare ostacoli che possono impedire ai genitori di diventare quel sostegno forte e affidabile che vorrebbero essere. Alcuni ostacoli possono derivare dal modo in cui venivano gestite le emozioni nell’infanzia nelle famiglie di origine, in più, sempre più spesso, il tempo sembra insufficiente e gli impegni continui impediscono di creare momenti di vera intimità.
Ovviamente, diventare genitori migliori è sempre possibile.
Fai il Test
Questo test è un autoesame che aiuta a determinare lo “stile” che ogni genitore mette in pratica nei confronti dei figli. E’ il primo passo per riflettere su sé stessi e per migliorare le capacità di cui i vostri figli hanno bisogno.
Richiede 10 minuti. Oltre all’analisi del vostro “stile” personale, scoprirete meglio come le vostre azioni con tutta probabilità influiscono sui bambini.
Di cosa soffrono i bambini?
Molti si domandano se ansia, depressione e altri problemi tipicamente “adulti” possono riguardare anche i bambini.
Nei più piccoli, dall’infanzia e fino all’adolescenza, le difficoltà psicologiche si presentano soprattutto attraverso sintomi somatici. Questo fa si che spesso mal di testa e mal di pancia si accompagnino al timore di affrontare le situazioni, oppure enuresi (pipì a letto), rifiuto di cibo, insonnia, comportamenti aggressivi e distruttivi.
Poi ci sono i più piccoli: cosa fare in caso di coliche, laringospasmo, asma?
In questa pagina trovi informazioni più specifiche sulle seguenti manifestazioni:
- Disturbi dell’attaccamento e della relazione bambino-genitore
- Disturbi psicosomatici (coliche dei primi 3 mesi, vomito, asma, laringospasmo)
- Disturbi della regolazione
- Disturbi affettivi (ansia e depressione)
- …in costruzione